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giovedì 13 gennaio 2011

Incontro con gli alieni

Entrato per caso in un blog di letteratura cerco di parteciparvi con i miei commenti.
I commenti in diretta sono di autori che si parlano addosso, senza ascoltarsi, assentendo su assolute paranoie, la sostanza delle quali potrebbe assomigliare ad un dialogo come questo: “Oggi piove”, afferma qualcuno. “Certo, certo” rispondono in coro gli altri.
“Ma è assurdo,” tento di far notare loro la verità. “Non piove, signori carissimi, non piove. Vi state sbagliando.”
“Certo che un tempo come questo non si era visto da anni,” continuano tra loro, senza dare alcun valore alle mie “intromissioni!”; ignorandomi, convinti che voglia provocarli. Mi vivono in questo senso.
“Ma guardate, che non voglio disturbarvi! Continuate pure se vi piace, ma la verità è un’altra. State dicendo cose non vere, che vi fanno male per giunta. Che fanno male anche a chi, per sbaglio, entra in questo blog e legge le vostre follie,” provo a farli riflettere su quanto scrivono, per far vedere loro la realtà.
C’è anche il commento di qualcuno che si lamenta perché sarebbe voluto uscire, fare una passeggiata, se il tempo fosse stato più bello. “Peccato!” scrivono e sospirano, ignorandomi; nutrendo cattivi pensieri sulle mie “vere” intenzioni.
“No! Signori, non ho nessuna intenzione di contrapporre le mie parole alle vostre. Non sono entrato nella discussione per dire parole contro di voi, per scriverle veramente. Le mie parole sono lontane da ogni volontà di prevaricazione, di presunzione, di mancanza di rispetto. Non voglio mancarvi di rispetto; anzi, proprio perché ho rispetto per voi e per la verità, mi sono premurato di avvisarvi che non piove. Soddisfate pure il desiderio di quella passeggiata, perché davvero non piove!”.
“Eh, " continuano con sospiri maligni quei signori, celando la rabbia per quell’intruso che sta facendo perdere loro la pazienza. Ritornano a disperarsi per le condizioni pessime del tempo. Qualcuno non scrive più, sembra scomparso. Ma poi riappare all’improvviso e urla in modo osceno parolacce, minacce, pensieri sconclusionati. “Piove!” conclude, quasi come sfida verso quell’intruso. “Piove, è chiaro? Piove! Piove! Piove!”
Il curatore del blog avverte l’intruso che gli interventi devono essere in linea con il contenuto della discussione aperta: “Ogni altra provocazione mi vedrà costretta a cancellare i commenti!” mantiene sospesa la frase con una serie infinita di puntini sospensivi, con un linguaggio da codice alfanumerico.
“Mi dispiace, “ concludo quell’incontro spiacevole. “ Non sono abituato a parlare con gli alieni. Vi lascio ai vostri Bip! Forse su Marte sta Piovendo davvero!” il dubbio si insinua all’istante nella mia mente, cominciandoli a considerare davvero di un altro pianeta.
“Vaff…” rispondono tutti insieme, intanto che il curatore del blog, coerente con il suo assunto precedente, cancella il mio commento e lascia tutti quei segni osceni, fulgido esempio di letteratura aliena.

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