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domenica 12 giugno 2011

2 Lettera d'amore

Seconda lettera d'Amore

Non si ama con le parole. Neanche coi fatti si ama. Parole e fatti negano l'amore.
Ragione e volontà rendono unicità all'essere.
Il cuore è un organo che si dibatte, inutilmente.
Di sangue si tingono le pagine di un thriller, mentre il cuore palpita, i sensi fremono per un piacere ossessivo e cinico che indebolisce il limite dei buoni sentimenti.
L'amore è percezione della distanza: un cielo stellato, il disco lunare, il tramonto del sole sono congiunzioni che danno senso alla solitudine.
Un corpo che brama un altro corpo nega la solitudine e crea scompoiglio nei sensi mortificati da tanta violenza.
La voce si distorce ed esplode, reclamando la pace violata. Le mani si contorcono, il collo si inarca, la mente si rivolta contro "Vai via! Animale, va' via!" resiste alla tentazione del pianto che implorando consola.
Non è la pietà che rende liberi.
L'Amore rende liberi.
L'amore indebolisce. L'amore stupra.
"Ho bisogno di un buon bagno ammoniacale!"
Piante e batteri fotosintetici hanno il privilegio di non aver bisogno di cibo.
Uomini e animali sono alla ricerca di chi renda loro sazietà.
Bisogna tendere alla mancanza di necessità.
L'amore innalza.
La ricerca di ogni altro bene materiale fa sprofondare verso la vergogna.

Bisogna vincere il vincolo della comunità e sperimentare la completa assenza di bisogni corporali.
L'Uno non è mai uno. L'Amore è più di ogni altro amore.
C'è ovunque un'atmosfera desolante.
"Non piangere, non ce n'é bisogno!"

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