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mercoledì 23 novembre 2011

Chocabeck


Ad un tratto ti accorgi di essere niente. Ad un tratto ti accorgi di essere molto, di essere tanto. Poi di nuovo niente. Sprofondi, deliri, non parli, non senti. Ma ascolti. Non stai bene, è un dato di fatto. Ti trascuri quando dovresti curarti. Accusi il mondo che non merita il tuo sguardo e il tuo cuore. La malattia mentale porta al delirio e all'infarto.
"Ho saputo che Monti farà il governo di tecnici" recuperi un lume di memoria.
"E' già da tempo!" risponde chi non ti conosce. "E' già all'opera con tutti i suoi ministri!"
"Già!" Ti spaventi: "I professori!". Che paura! La borsa di Milano, quel ricordo di una speranza.
Fai un giro alle Poste, per trovare la gentilezza di qualcuno che ti cede il posto nella lunga fila. "No, non vado!" rinunci al piacere di uno sguardo gentile. Preferisci il Grande Fratello! Non sai perché sudi dalla fronte. No, sudi dalle mani. Sudi dalle spalle! "Basta che mi sento disidratare! Devo trovare una fonte di Potassio! K è il suo simbolo: Kalium. Non è "Po": Poste! Che dramma quando tutto si confonde, c'è persino la pubblicità che sembra interessante: si ascoltano canzoni alla Coop. Bisogna cambiare direzione. Nelle case è tutta solitudine, alla Coop no, alle Poste neanche! 
"Cerco qualcuno che mi voglia bene!" urli per la disperazione. Zuchero canta Vedo Nero. "E' carina!". "Sì, Chocabeck". E' vero rimanda all'infanzia e alla ingenuità: alla casa, alla nonna, Diamante, Zio Peppe, alla chiesa, alle campane delle quattro: "L'aunìa!". L'agonia. La campana delle sette: "L'Ave Maria!". Tutto rimanda a Cristo.
Si ha bisogno di Lui, quando tutto in giro gira. Bisogna abbracciare la croce. 
"Il Chocabeck!" colpo di campana. Il "Chocabeck!" colpo di tosse. Il "Chocabeck" la mia vita che passa. Il "Chocabeck" sa di cioccolato e di guantini di lana, colorati. "Il Chocabeck!" è la vita, quella che non c'è più! 
Non ho mai visto il Grande Fratello! Ti fa impensierire l'affermazione. "Non è possibile! Non ci credo!" Ti senti sprofondare, poi subito risalire. Non stai bene, devi curarti. Non è un bene trascurarsi.
"Il Chocabeck" è un sogno che non ha fine. Il "Chocabeck" è il bambino di sempre. Il "Chocabeck!" la melodia, il canto. "Il Chocabeck" è la fine dei sogni. "Il Chocabeck è la fine. Il Chocabeck è l'inizio. 
Colpo di grancassa: "Il Chocabeck!"

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