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venerdì 15 novembre 2013

Oggi e domani: l'immagine del progresso

Siete morti nell'anima finta.
Non avete l'istinto della vita, che è semplicemente respirare, parlare, mangiare, vivere per caso, incontrarsi.
La parte più vera e umana dell'uomo è aver fame e sete, con tutti i rimandi alle Scritture e ai modi per soddisfare questi bisogni che sono comuni a tutti gli uomini.
Abbiamo il dono di saperci e sentirci uguali nei bisogni. Non c'è nessun'altra consapevolezza che unisce di più del sapere di aver bisogno. Per bisogno non si chiedono soldi. Per bisogno si rinuncia. Si chiede un bacio per bisogno, un gesto, uno sguardo, un sorriso.
Siete morti quando vi esibite su un palco, per beneficenza. Siete morti quando donate perle di bellezza, che non rendono più belli. Anche se fate apparire di non dare peso alla vostra età, in realtà siete intimamente scossi. Avere trent'anni è diverso da averne trentuno. A vent'anni si è più vecchi di chi è morto prima. Si piangono addosso il bambino e il cuore innamorato. Il vecchio sonnecchia e aspetta che ritorni sua moglie dal supermercato dove è andata a fare la spesa anche per la cena di un'altra sera da trascorrere insieme.
E' difficile trovare un riscontro in pensatori moderni. Quelli del passato sono dimenticati. Si copiano frasi da facebook: sempre meglio di niente.
Frasi d'amore che rimandano a lacrime e a promesse definitive di non farsi prendere in giro da un altro stronzo: "Perché zoccola sarà tua sorella!".
Facebook è una miniera di frasi di grande profondità: "Ma non ricordarti di me solo quando mi chiedi piaceri! Io non sono tua sorella insieme al suo ragazzo! Sono due stronzi!".
Su facebook si fa sempre riferimento al risultato dell'attività digestiva! Si cercano rimedi a disturbi intestinali.
La morte si annuncia anche con forme piacevoli. "Speriamo che certi stronzi stiano bene! Perché mi sono stancata di essere a disposizione per curare i  loro dolori! Si curino il mal di pancia con chi non prova schifo per certe loro smorfie disgustose! A me fa schifo, adesso! Sono un'altra ragazza, menomale!"
Povere ragazze, su facebook c'è sempre qualcuna che insulta più di un'altra! Su facebook c'è sempre una minaccia inaspettata che agita il cuore e la mente! Minacce è offese da chi non ci si aspetta. Da chi si considerava amica o amico! E all'ora c'è da versar lacrime o da stare alla larga. C'è da aspettare un saluto, un "mi piace" che non arriva. "Eppure ho creato un nuovo profilo con delle foto trasgressive! D'ora in poi non metterò più un cazzo," ci si scaglia contro tutti, scrivendo in bacheca frasi mirate, rivolte contro questi e quelle. "Tanto chi deve capire capisce!".
"Hahahahahahaha..... IHIHIHIHIHIH.... !!!!!!!!
Poi arriva sempre qualcuna che scrive sulla sua sua bacheca qualcosa di saggio, che è in pace con  se stessa e col suo nuovo ragazzo. Un altro da ieri!
Arrivano le notizie di politica, di Berlusconi e Alfano che litigano e fanno pace. No, litigano. No, fanno pace. Arrivano le grida di Grillo che ha ragione. No, ha torto. No, ha ragione. Ha torto. Ragione. Torto...
Arriva una nuova parola di papa Francesco, che ha sempre ragione. "Non sempre", qualcuno replica. "Sempre," un altro ribatte. Non sempre. Sempre. Non sempre. Sempre.
"Beh, si è fatto tardi!"
"Domani, a scuola! Che palle!"
"Che bello!"
"Che palle!"
"Che bello!"
Arriva di nuovo Berlusconi con le notizie e le immagini della notte, valide anche per il giorno dopo.
"Finalmente, domenica!"
"A me, non so perché, Papa Francesco piace!" c'è chi ribadisce questa verità, che lo conforta.
"Non sai perché?"
"Sì... No... E' un modo di dire... Mi piace quello che dice, come lo dice... Quello che fa, come lo fa... Non so,. mi sembra una bella persona..."
Continuano ad arrivare notizie dalla politica.
"Basta, Però!"
"Menomale che è lunedì, e si torna a scuola! E basta!!!!!!!"
"):):):):):):)=:O:):):):):):)P:):)P:)"



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